La tecnologia dei movimenti a quarzo, creata nel 1967 dagli orologiai svizzeri, garantisce una precisione estrema, con uno scarto di circa un minuto all'anno. Le sue dimensioni ridotte, di qualche millimetro appena, hanno permesso ai designer di esplorare nuove interpretazioni aerodinamiche. 


La fonte di energia del movimento al quarzo è costituita da una minuscola batteria che ha, generalmente, una durata di diversi anni. La scansione del tempo avviene grazie a un oscillatore al quarzo, che entra in vibrazione a causa del campo magnetico creato dall'energia fornita dalla batteria. Questa tecnologia, usata per la prima volta negli anni '60, sfrutta le proprietà oscillatorie del quarzo, un cristallo formato da biossido di silicio e presente in molte rocce vulcaniche, come l'arenaria e il granito. Nell'orologeria moderna viene solitamente usato un quarzo sintetico a base di mica.


Riserva di carica: I movimenti a quarzo funzionano grazie a una sottile batteria a lunga durata la cui vita è di norma di circa due anni.


Precisione: I movimenti a quarzo sono estremamente precisi, grazie alla loro proprietà di vibrare all'altissima frequenza di 32.768 Hertz e comportano uno scarto di un solo minuto l'anno, pari a meno di un secondo al giorno.